martedì 12 gennaio 2010

ci scrive da Sassari Angelo Fancello

Ho visitato il sito e l'iniziativa mi sembra ottima, affascinante e stimolante sul piano culturale, con qualche caratteristica da "missione impossibile" per la complessità della materia. L'intero fenomeno della migrazione italiana del '900 è ancora poco conosciuto e poco studiato; quello dei sardi ancor meno. Ed è argomento di grande attualità nell'attuale fase storica, in cui massicci fenomeni di emigrazione investono interi continenti, a cominciare dall'Europa. Per il poco che so, lo studio dei sardi e sui sardi potrebbe riservare interessanti sorprese perchè mi sembra si sia articolato secondo un doppio registro: da una parte la forte volontà di integrazione nelle nuove realtà e dall'altra la conservazione di una identità piuttosto "laica", nel senso che la permanenza in luoghi diversi ha fatto guardare alla Sardegna non come al sogno del ritorno "in Patria" ma come spazio della memoria interiore e individuale da custodire nel proprio pantheon personale, senz'altro da amare ma in una specie rapporto a distanza. Guarderò ancora il sito appena possibile. Nel frattempo, se ci fosse una newsletter, sarei felice di riceverla. Ancora complimenti e auguri di buon lavoro e pieno successo
Saluti
Angelo Fancello